SOCIOLOGIA E ARTE
🌐 Benvenuti nella sezione dedicata alla Sociologia e Arte, un affascinante punto di incontro tra l'esplorazione delle dinamiche sociali e l'espressione creativa. Qui, analizziamo come l'arte riflette, influenza e interagisce con la società, offrendo una finestra unica attraverso cui osservare i cambiamenti culturali, politici e economici. Scoprirete come artisti di diverse epoche hanno interpretato e commentato il mondo che li circondava, creando opere che non solo abbelliscono, ma raccontano storie, evocano emozioni e stimolano riflessioni profonde. Unitevi a noi in questo viaggio attraverso i vari movimenti artistici e le loro connessioni con i fenomeni sociali, per comprendere meglio come la creatività può diventare un potente strumento di analisi e trasformazione sociale.
Definizione
Il termine “sociurgia” (termine ibrido, latino e greco, che da societas, ossia «società», + ἔργον, ossia «opera», letteralmente significa «opera sociale») è stato coniato nell’entourage del maestro Ettore Gambaretto nel 2019, durante una grande mostra a Savona dedicata ai coniugi Capasso. Il maestro Gambaretto, artista e promotore artistico, ha iniziato a divulgare il termine con ulteriori eventi in giro per l’Italia.
La sociurgia è un approccio artistico che mira a trasformare l'opera d'arte in un'opera sociale. L'artista, ispirato nel proprio privato, concepisce l'opera e la condivide con sé stesso solo a volte, traendone appagamento e catarsi. L'azione sociurgica concerne tutto ciò che serve per portare l'opera nella società e far sì che venga condivisa con tutti.
Dimensioni della sociurgia
La sociurgia si basa su due dimensioni:
• Dimensione artistica psicologica: l'artista crea l'opera d'arte per soddisfare un bisogno personale, per esprimere sé stesso e per raggiungere un equilibrio interiore.
• Dimensione artistica sociale: l'artista condivide l'opera d'arte con la società per promuovere il cambiamento sociale e migliorare la vita delle persone.
Ora, avendo a riferimento laico la filosofia neoplatonica che tanto ha influenzato la storia dell’arte, riprendiamo questo concetto (che è una relazione armoniosa): Dall’Uno, che è prima ipostasi – il principio indicante l'unità del Tutto – procede l’Intelletto che è la seconda ipostasi; questo Intelletto ha delle caratteristiche molto particolari in quanto pensa sé stesso ed è, allo stesso tempo, oggetto del proprio pensiero. No, non sono impazzito: l’attività del pensiero richiede che si sdoppi il soggetto; quest’ultimo si rende oggetto del proprio pensiero. L’Intelletto va a configurarsi come intelletto-intellegibile e riunisce in sé sia l’atto puro (Atto puro è l'atto completamente realizzato, senza più potenza. In Aristotele esso è Dio, il motore immobile, il quale non ha bisogno di realizzarsi ulteriormente, ed è completamente privo di potenzialità e di materia) di matrice aristotelica sia le idee platoniche; da questo Intelletto si origina l’Anima che partecipa alla vita dell’Intelletto e dell’Uno ma si fa, al contempo, materia e cioè mondo e corpo.
Nelle già menzionate due condizioni riscontriamo queste relazioni armoniose:
Dimensione artistica psicologica: uno (artista), intelletto (sovrabbondanza dell’Uno: ispirazione e/o movente individuale), anima (l’Uno si fa, al contempo, materia e cioè mondo e corpo: opera d’arte)
Dimensione artistica sociale: uno (dal gruppo fino all’estremo della società), intelletto (sovrabbondanza dell’Uno: ispirazione e/o movente collettivo), anima (l’Uno si fa, al contempo, materia e cioè mondo e corpo: opera sociale)
Nel senso di cui sopra si stabilisce, preso atto che l’individuo forma la società e ne viene influenzato e viceversa, si stabilisce la relazione armoniosa tra opera d’arte e opera sociale e viceversa.
Habitus operativo e Habitus entativo
Tornando alle due dimensioni fondamentali della sociurgia: la dimensione artistica psicologica e la dimensione artistica sociale, possiamo individuare le due seguenti propensioni alla trasformazione.
Habitus operativo
L'habitus operativo è una modalità inerente alle pratiche e le competenze che le persone acquisiscono attraverso la socializzazione. L'habitus operativo è un modo di pensare, sentire e agire che è in parte inconscio e che guida il nostro comportamento.
Nella sociurgia, l'habitus operativo dell'artista è quello che lo porta a creare un'opera d'arte che è sia personale che sociale. L'artista è motivato da un bisogno personale di espressione e di crescita, ma è anche consapevole del potenziale dell'arte di avere un impatto positivo sulla società.
Habitus entativo
L'habitus entativo è una modalità inerente alla relazione tra un soggetto e un evento. L'habitus entativo è la capacità di un soggetto di riconoscere e rispondere a un evento che è fuori dai suoi schemi abituali.
Nella sociurgia, l'habitus entativo è quello che permette all'opera d'arte di avere un impatto positivo sulla società. L'opera d'arte è un evento che può rompere gli schemi abituali e portare a un cambiamento sociale.
Integrazione dei concetti
L'integrazione delle modalità di habitus operativo e habitus entativo può aiutare a comprendere meglio la natura e il potenziale della sociurgia. L'artista sociurgico è un soggetto che ha un habitus operativo che lo porta a creare un'opera d'arte che è sia personale che sociale. L'opera d'arte sociurgica è un evento che può avere un impatto positivo sulla società, perché può rompere gli schemi abituali e portare a un cambiamento sociale.
Fini e condizioni essenziali
La sociurgia è un approccio artistico che ha il potenziale di avere un impatto positivo sulla società. L'arte può essere utilizzata per sensibilizzare il pubblico su questioni sociali, promuovere il cambiamento sociale e rafforzare il senso di comunità.
Le condizioni essenziali della sociurgia sono:
• Etica performativa: l'opera d'arte sociurgica non è semplicemente un oggetto estetico, ma un'azione morale. L'opera d'arte sociurgica è anche un atto di cura e di impegno per il cambiamento sociale.
• Etica ex opere operato: l'opera d'arte sociurgica ha l'obiettivo di promuovere il cambiamento sociale. L'artista sociurgico crea un'opera d'arte con l'intenzione di avere un impatto positivo sulla società.
• Etica ex opere operantis: l'artista sociurgico crea un'opera d'arte con l'intenzione di fare del bene. L'artista sociurgico vuole usare l'arte per migliorare la società e rendere il mondo un posto migliore.
Forme della sociurgia nell'arte
La sociurgia nell'arte può dunque assumere diverse forme, tra cui:
• Arte sociale: l'arte sociale è un tipo di arte che si concentra sui temi sociali e politici. L'arte sociale può essere utilizzata per sensibilizzare il pubblico su questioni sociali o per promuovere il cambiamento sociale.
• Arte partecipativa: l'arte partecipativa è un tipo di arte che coinvolge il pubblico nella creazione dell'opera d'arte. L'arte partecipativa può essere utilizzata per promuovere la cooperazione e la collaborazione tra le persone.
• Arte comunitaria: l'arte comunitaria è un tipo di arte che è creata e condivisa da una comunità. L'arte comunitaria può essere utilizzata per rafforzare il senso di identità e di appartenenza di una comunità.
Esempi concreti
Ecco alcuni esempi concreti di sociurgia nell'arte:
• Un artista crea un'opera d'arte che denuncia la povertà o l'ingiustizia sociale. L'opera d'arte viene poi esposta in un luogo pubblico, al fine di sensibilizzare il pubblico su queste questioni.
• Un gruppo di persone si riunisce per creare un'opera d'arte che celebra la diversità culturale. L'opera d'arte viene poi condivisa con la comunità, al fine di promuovere la comprensione e la tolleranza tra persone di diverse culture.
• Una comunità si unisce per creare un'opera d'arte che celebra il suo patrimonio. L'opera d'arte viene poi utilizzata per rafforzare il senso di identità e di appartenenza della comunità.
Mutuando ancora aspetti dal neoplatonismo, su un piano ontologico si possono così definire i seguenti livelli di partecipazione (perfezione) all’opera sociale:
- Civile, politico (la legge, la base regolamentare data a tutti in forma sensibile)
- Estetico (la chiave per passare dal livello sensibile ad un livello intellegibile superiore, qui se non riesce un accesso diretto – noesi – si pone il concetto di sublime – prossimo al limite – che dà conto del margine di imperfezione)
- Etico (nell’accezione precedente di etica performativa)
- Opera sociale (che è la summa di tutti i livelli precedenti)
Conclusione
La sociurgia è un approccio artistico innovativo che sta riscuotendo sempre più interesse. È un approccio che può contribuire a rendere l'arte più accessibile e più incisiva, al fine di migliorare la società.
Eventi realizzati sul tema della sociurgia:
2022: Bubbio (AT) Bubbio, la mostra “Sociurgia – dall’Opera d’Arte all’Opera Sociale” di Ettore Gambaretto - Settimanale LAncora
2023: Castelverde (CR) Cremona Sera - All'Agorà di Castelverde la mostra "Sociurgia" di Galetti, Lorusso e Stringhini
2024: Savona (SV) La conferenza “Sociurgia”: dall’opera d’arte all’opera sociale – Eco di Savona
Articolo:
La Sociurgia: un approccio artistico neoplatonico - Il Corriere Nazionale
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La Sociurgia: un nuovo paradigma per comprendere e trasformare l’arte contemporanea
di Antonio Rossello
Negli ultimi anni, riflettendo sul senso e sulle contraddizioni dell’arte contemporanea, ho sentito l’urgenza di elaborare un concetto nuovo: la sociurgia. Non si tratta di un semplice neologismo, ma di una prospettiva teorica e pratica che nasce da un percorso personale, fatto di esperienze dirette, osservazioni partecipanti e dialoghi con artisti, critici e comunità creative.
Le ragioni di un concetto nuovo
La domanda da cui tutto è partito è semplice e radicale al tempo stesso: come può l’uomo comune del nostro tempo comprendere e riconoscersi nell’arte contemporanea? Sempre più spesso l’opera d’arte appare muta, distante, opaca. Eppure, la creatività continua a vivere nei gesti quotidiani, nelle pratiche degli hobbisti, nei laboratori informali, nelle reti associative.
Era chiaro che serviva un cambio di prospettiva. Non bastava più limitarsi a leggere l’arte attraverso categorie estetiche tradizionali o a denunciare le distorsioni del mercato. Era necessario considerare l’arte come atto sociale, come processo comunitario che cura, interpreta e trasforma.
Dalla sociatria alla sociurgia
Il primo passo è stato riscoprire il concetto di sociatria, introdotto da Jacob Levi Moreno e ripreso in tempi recenti, che indica la “cura della società” attraverso pratiche simboliche e relazionali. In ambito artistico, la sociatria si traduce in un’arte che offre catarsi, rimedio, guarigione interiore.
Ma presto mi sono reso conto che questo non bastava. La cura interviene a posteriori, mentre oggi serve qualcosa di più: un’arte che opera preventivamente, che non solo lenisce ferite ma apre spazi di convivenza, che costruisce relazioni e non si limita a ripararle. Da qui la sociurgia: dal greco ergon (opera), non più soltanto cura, ma opera sociale.
I riferimenti teorici
Nel mio lavoro ho intrecciato riferimenti molteplici:
- la fenomenologia, che ci ricorda come l’osservatore sia sempre partecipe e mai neutrale;
- l’ermeneutica, che insegna a leggere le opere e gli artisti come testi da interpretare;
- il neoplatonismo, che offre una struttura logica per passare dal molteplice all’unità concettuale;
- la sociologia contemporanea (da Simmel a Bauman), che evidenzia le trasformazioni antropologiche in atto nella società liquida e globalizzata.
La sociurgia nasce proprio in questo crocevia, come tentativo di dare una forma concettuale a ciò che accade nelle pratiche artistiche reali.
Motivazioni e applicazioni
Le motivazioni sono chiare: restituire all’arte una funzione sociale e spirituale in un’epoca segnata da crisi di senso, frammentazione comunitaria e mercificazione della cultura.
Le applicazioni possibili sono molteplici:
nell’arte partecipativa, dove la sociurgia funge da cornice critica per distinguere ciò che è semplice coinvolgimento da ciò che diventa vera trasformazione sociale;
- nelle pratiche hobbistiche, che, libere da logiche di mercato, mostrano la potenza democratica della creatività diffusa;
- nei contesti comunitari, dove l’arte può diventare strumento di coesione, rigenerazione urbana e costruzione di memoria condivisa.
Verso una trattazione sistematica
La sociurgia è ancora un concetto in divenire, ma già capace di aprire piste di riflessione. Il mio intento, con questo articolo, non è esaurire il discorso, bensì anticipare i nuclei fondamentali che saranno oggetto di una trattazione sistematica nel saggio che sto preparando e che vedrà la luce prossimamente.
Spero che questo contributo possa stimolare il dibattito e suscitare l’interesse di chi, come me, ritiene che l’arte non sia solo bellezza o mercato, ma soprattutto gesto sociale vitale, capace di incidere sul nostro tempo e di generare nuove forme di convivenza.
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Articolo pubblicato su Pagina Tre (link) |
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Articolo pubblicato su Alessandria Today (link) |
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Articolo pubblicato su Il Corriere Nazionale (link) |